Heinichen, Veit

I morti del Carso

Roma : e/o, 2003

Abstract/Sommario: Una trasmissione di Radiotre regionale ha preferito ignorarlo: troppo scomodo il libro di Veit Heinichen. E poi c’è la par condicio e se si invita un giallista che parla delle foibe e delle responsabilità dei fascisti di oggi e di ieri bisognerebbe invitarne uno di segno opposto. Che probabilmente non c’è. Heinichen guarda a Trieste con il disincanto di chi non ci è nato. Lui, tedesco di quell’angolo di Germania incastrato tra Svizzera e Francia, si è fermato a Trieste colto da innamor ...; [leggi tutto] Una trasmissione di Radiotre regionale ha preferito ignorarlo: troppo scomodo il libro di Veit Heinichen. E poi c’è la par condicio e se si invita un giallista che parla delle foibe e delle responsabilità dei fascisti di oggi e di ieri bisognerebbe invitarne uno di segno opposto. Che probabilmente non c’è. Heinichen guarda a Trieste con il disincanto di chi non ci è nato. Lui, tedesco di quell’angolo di Germania incastrato tra Svizzera e Francia, si è fermato a Trieste colto da innamoramento (tra l’altro andando ad abitare la casa appartenuta a un comandante di U-Boot austroungarico, quel barone Georg von Trapp che avrebbe ispirato l’hollywoodiano La vita è una cosa meravigliosa). Ma ovviamente ha colto tutti quegli aspetti che fanno di Trieste una città atipica e che spesso sfuggono ai nativi perché ci convivono da sempre e li trovano connaturati al paesaggio: il ciarpame neofascista che si esalta con la solita birra nel solito baretto; la questione delle foibe e di chi ha ammazzato chi prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale che sembra essere l’unico tema in grado di svegliare passioni politiche; la comunità slovena che ancora non ha ben capito quale posto debba occupare; i profughi dell’Istria il cui odio per chi li ha costretti ad abbandonare la propria casa è stato accuratamente coltivato in modo da conservarsi intatto per 50 anni; i leader politici che in altre città sarebbero stati soggetti per cure psichiatriche. Tutto questo è Trieste e tutto questo troverete nelle pagine dei Morti del Carso. Heinichen ama la città in cui ha scelto di vivere, e si vede, e per questo ne mette in rilievo gli aspetti patologici. Se la prende con i fascisti, ma questo non gli ha impedito, quando ancora non era stato tradotto (ha scritto due romanzi di ambientazione triestina, l’altro Gib jedem seinen Todt – Dai a ciascuno la propria morte – non è uscito in italiano) di essere attaccato da uno dei più autorevoli esponenti della comunità slovena, Joze Pirjevec, sulle colonne del quotidiano triestino in lingua slovena, il Primorski Dnevnik. Ora, dopo l’assaggio della censura della Rai triestina, ci sono da attendersi le furibonde reazioni di quel mondo di estremisti di destra, da strada e da assemblee elettive, che Heinichen va a sfrucugliare, ammesso che da quelle parti ci sia qualcuno in grado di leggere un libro. I morti del Carso è la storia di un misterioso omicidio tra pescatori, risolto dal commissario Proteo Laurenti il cui nome è quello dell’animaletto cieco che vive proprio nelle grotte del Carso. La storia è divertente, piena di false piste e di falsi protagonisti, personaggi che sembrano ricoprire un ruolo e invece poi non sono risolutivi ai fini della storia. Forse Heinichen vuole comunicarci che spesso la realtà è proprio quella che si vede e non bisogna cercare dietro le quinte, né nella storia né nella fiction. Fonte: Alessandro Marzo Magno su Diario.it [comprimi]

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Campo	Valore
Descrizione	I morti del Carso / Veit Heinichen ; traduzione dal tedesco di Anita Raja. - Roma : e/o, 2003. - 341 p. ; 21 cm
Specifiche	[Genere letterario] Fiction
Note	Trad. di: Die toten vom Karst
Titolo uniforme	Heinichen, Veit. Die Toten vom Karst. - I morti del Carso
Collezione	[Fa parte di] [Le indagini del commissario Proteo Laurenti] / Veit Heinichen ; 2 [Vai al dettaglio]
Autori	Heinichen, Veit - [Responsabilità principale]
Soggetto	Romanzi polizieschi
Classificazione	833.92
Paese	Italia
Lingua	Italiano
ID scheda	274232
Permalink	https://opac.inbiblio.it/?ids=274232

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